La raccolta differenziata è definita dal D.Lgs 22/97 (decreto Ronchi) come " ... la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero di materia prima ...". Le Pubbliche Amministrazioni devono organizzare e garantire il servizio e stimolare il riutilizzo dei materiali raccolti; il cittadino può raccogliere in modo differenziato, contribuire al recupero e al corretto smaltimento frazioni come carta, vetro, plastica, alluminio, frazione organica, metalli ferrosi e non, pile e batterie. Per quanto riguarda la Provincia di Piacenza, per i comuni gestiti da Tesa SpA, la raccolta è gestita attraverso tre sistemi:
Campane e cassonetti stradali predisposti per il conferimento di carta, vetro, lattine, plastica, rifiuti organici, vegetali; inoltre, nella maggior parte dei comuni, sono collocati dei cassoni di grandi dimensioni per la raccolta di rifiuti ingombranti, vegetali, carta, ferro, legno, pneumatici e vetro.
Centri multiraccolta: apposite aree recintate e gestite da personale di servizio, dove i cittadini possono depositare i rifiuti recuperabili;
Raccolta porta a porta in sperimentazione in alcune zone di Piacenza e in alcuni comuni.
La raccolta differenziata (modalità) ha superato nel 1999 il 25% dei rifiuti prodotti ed ha ampiamente superato l’obbiettivo del 15% previsto dal decreto Ronchi. Allo stato attuale le raccolte con maggiori rendimenti sono quelle di carta/cartone, vetro e verde da parchi e giardini. Scarsamente diffusa è la raccolta della frazione umida (scarti della preparazione e della cottura dei cibi).
In Italia la raccolta differenziata ammonta, nell’anno 2000, a 4 milioni di tonnellate, pari al 14,8% del totale (29,2 milioni di tonnellate), l’1,7% in più rispetto all’anno precedente. Si osserva un netto divario tra Nord e Sud del paese: nel Settentrione la raccolta differenziata ha raggiunto il 25,4% del totale dei rifiuti urbani prodotti, mentre nel Meridione è ancora ferma al 2,2%. Tra le regioni con il più alto tasso di raccolta differenziata figurano la Lombardia con il 34,8%, il Veneto (26,6%), il Trentino Alto Adige e il Friuli, entrambi con il 23,2%, l’Emilia Romagna (21,7%) e la Toscana (21,4%).
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