L’articolo 3 del decreto Ronchi riguardante la Prevenzione della produzione di rifiuti stabilisce che:"Le autorità competenti adottano iniziative dirette a favorire la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti e della pericolosità dei rifiuti mediante:· Lo sviluppo di tecnologie pulite, in particolare quelle che consentono un maggiore risparmio di risorse naturali;· La promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di ecoaudit, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazioni e di sensibilizzazione dei consumatori, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto medesimo;· La messa a punto tecnica e l’immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso e il loro smaltimento, ad incrementare la quantità, il volume e la pericolosità dei rifiuti ed i rischi di inquinamento." Per quanto riguarda la Provincia di Piacenza, la produzione di rifiuti urbani nell'anno 2001 risulta pari a circa 151.000 t/a, equivalenti ad un valore pro capite di 566 kg/abitante anno.Questo quantitativo è costituito per il 27% (41.017 t/a) da raccolte differenziate finalizzate al recupero, per il 15% (22.797 t/a) da rifiuti ingombranti e assimilati e per il 0,6% da raccolte selettive (finalizzate a razionalizzare lo smaltimento di tali frazioni e non a favorirne il recupero).La rimanente quota, pari a 87.187 t/a e 327 kg/abitante anno, è costituita da rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento.In Provincia attualmente gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti urbani in funzione sono costituiti da discariche, le quali non sono sufficienti a garantire il fabbisogno di smaltimento e nell'anno 2001 circa il 66% dei rifiuti urbani sono stati smaltiti in impianti al di fuori della Provincia di Piacenza.Ricostruendo la serie storica della produzione di rifiuti nella Provincia a partire dal 1995, risulta un incremento annuo di produzione pari al 4%, sostenuto in buona parte dall’incremento delle raccolte differenziate; considerando una stabilizzazione nella produzione, si è stimato per i prossimi anni un incremento del 2% circa.Riguardo alla situazione nazionale, in Italia nel 2000 sono stati prodotti 29,2 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani, il 3,1% in più rispetto al 1999. Il valore pro-capite ammonta a 507 kg/abitante anno con differenze rilevanti tra le diverse aree del paese.La raccolta differenziata ammonta a 4 milioni di tonnellate, pari al 14,8% del totale, mentre è emergenza per i rifiuti ingombranti: solo il 13% viene raccolto in modo differenziato, il resto è smaltito non correttamente con gravi danni ambientali.
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