L’accordo è stato firmato dal Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e dal Presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, alla presenza degli Amministratori delegati delle Società di telefonia mobile operanti in Italia. Il documento impegna il Ministero a verificare e garantire l’informazione, il controllo, il monitoraggio e gli interventi di risanamento degli impianti radio base (laddove non fossero a norma rispetto alle leggi vigenti sui livelli massimi di emissione). Al tempo stesso, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani è chiamata a costituire un gruppo tecnico di supporto ai Comuni per l’attuazione del protocollo e delle normative vigenti. In occasione dell’incontro, inoltre, Anci e gestori di telefonia mobile hanno redatto un protocollo “tipo” grazie al quale le Società telefoniche si impegnano a fornire ai Comuni la mappa dei siti esistenti e il programma della rete di telefonia mobile e a concertare con le Amministrazioni locali adeguati programmi di sviluppo della rete, nel rispetto dei livelli di esposizione consentiti dalla legge, con particolare attenzione all’ambiente storico. Il ruolo del Ministero delle Comunicazioni, poi, sarà quello di redigere il Catasto nazionale delle antenne telefoniche, al fine di monitorare sia la qualità del servizio offerto su tutto il territorio italiano, sia l’impatto degli impianti sulla popolazione. Non a caso, uno dei punti qualificanti dell’intesa è l’attività di promozione di periodiche campagne, gestite dall’Anci e dai Comuni, volte a divulgare una corretta informazione scientifica sugli effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici
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