La prima contravvenzione è arrivata tre minuti dopo la mezzanotte di oggi. Una coppia di coniugi è stata bloccata nel centro di Napoli a bordo della propria auto senza le cinture di sicurezza. Saranno i primi italiani a pagare a suon di punti una violazione al nuovo codice della strada. Un lunedì amaro per gli automobilisti italiani che d'ora in poi dovranno fare i conti con la propria indisciplina e con gli agenti della polizia stradale.

Ogni infrazione al codice determina una punizione espressa attraverso un punteggio. Ogni patente ha a disposizione 20 punti che diminuiscono in proporzione alla violazione commessa (nei primi cinque anni dal conseguimento della patente le penalità vengono raddoppiate). Se si raggiunge quota 0 c'è il ritiro e bisogna rifare gli esami di guida. Si può tornare al livello originario dei 20 punti se per tre anni non si viene sorpresi a commettere infrazioni. Ma coloro che frequentano corsi di "riqualificazione" potranno recuperare un bonus di 6 punti (9 per i conducenti professionali) per evitare il rischio di raggiungere la zona rossa.

La patente a punti non è l'unica grande novità presente nel codice varato dal consiglio dei ministri venerdì scorso. Concessionari e gestori delle autostrade potranno elevare il limite a 150 k/h nei tratti a tre corsie e in caso di buone condizioni meteorologiche oltre che del manto stradale e del traffico. In caso di pioggia o neve, il limite scende a 110 k/h in autostrada e 90 k/h sulle statali. Sempre nelle autostrade a tre corsie, quella più a destra non sarà più riservata ai veicoli lenti ma a tutti quelli che non sono in sorpasso. Misure più severe, inoltre, sono previste per gli autisti professionali sorpresi al volante in stato di ebbrezza o con il cronotrachigrafo manomesso. Dal primo luglio, poi, si potrà richiedere una specifica combinazione alfanumerica per la targa del proprio mezzo di trasporto anche se il costo non è ancora stato quantificato. Rinviata di un anno, invece, l'entrata in vigore del patentino per ciclomotori e quadricicli che potrà essere conseguito gratuitamente nelle scuole pubblice e private, mentre sarà a pagamento nelle autoscuole.

Di fatto, una così grande rivoluzione, non poteva mancare di raccogliere una buona dose di polemiche. In prima linea esistono problemi tecnologici. In sostanza, molti centri di calcolo del Dipartimento dei Trasporti devono ancora essere testati per reggere il grande afflusso di dati che comincerà ad arrivare a partire da oggi. Oltretutto non tutte le forze di polizia godono di attrezzature che consentono una rapida e corretta gestione dei dati. Il rischio? Semplice, a seconda di chi eleverà la contravvenzione e dell'area geografica in cui ci si trova ci saranno possibilità diverse di finire davvero nel libro neo dei segnalati.

Poi ci sono problemi di tempi. In particolare legati alle società autostradali che possono elevare il limite a 150 k/h. Oggi è entrato in vigore il provvedimento, ma serviranno settimane, forse mesi perché i singoli gestori decidano i tratti in cui applicarlo intervenendo con l'apposita segnaletica. Infine, ci si sono problemi di risorse umane. La polizia stradale e molte polizie municipali presenti su tutto il territorio italiano non dispongono degli uomini necessari a portare a compimento la mole di lavoro aggiuntivo che verrà creata con il sistema della patente a punti.

Ecco in estrema sintesi alcune delle infrazioni al codice più frequenti e il loro punteggio
Dieci punti
Sono le infrazioni più gravi. Punite le gare di velocità; il superamento dei limiti di oltre 40 k/h; circolare contromano; sorpassare tram o autobus fermi; trasportare merci pericolose senza autorizzazione; circolare sulle corsie di emergenza; guidare in stato di ebbrezza; non fermarsi dopo aver causato un incidente.
Cinque punti
Rischiano il provvedimento coloro che: non danno la precedenza; passano con il rosso; causano un incidente per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza; non indossano le cinture di sicurezza.
Quattro punti
Guida senza lenti per chi è obbligato a metterle; uso del telefono cellulare senza auricolare o vivavoce; retromarcia in autostrada.
Da tre a uno
Si tratta delle infrazioni più lievi: mancato rispetto delle distanze di sicurezza (3); guida senza caso (3); mettere a rischio i pedoni (3); uso improprio delle frecce (2); uso improprio delle luci (1).

30 giugno 2003