Il servizio di refezione scolastica «è attivato per tutte le scuole materne (19), per le elementari (17) e per 2 scuole medie (Calvino e Faustini-Frank) dislocate su cinque sedi» (per la media Nicolini il Comune assicura la mensa tramite l'erogazione di contributi). «Gli alunni che fruiscono del servizio comunale sono circa 6mila», informa la relazione allegata al bilancio 2004, ma «la richiesta del servizio è ancora in espansione: dai 616.523 posti/anno del 1998 si è passati a 734.172 nel 2002 con un aumento nel quinquennio del 19% (+117.649 pasti)». I pasti vengono prodotti da 22 cucine interne ai plessi scolastici e dalla cucina del centro pasti che prepara e cuoce i secondi piatti per le 7 scuole prive di cucina interna (De Amicis, S. Lazzaro, Roncaglia, A. Frank, S. Antonio, Calvino, Collodi), ma dotate di cuocipasta. La riorganizzazione e l'affido in un unico appalto dei servizi accessori (fornitura di pasti al crudo, di derrate, trasporti, distribuzione e pulizia nelle mense) aggiudicato lo scorso anno alla coop Cir «sono le innovazioni adottate per conseguire la razionalizzazione del servizio». «Partecipazione e trasparenza gestionale saranno obiettivi da realizzare tramite le commissioni mensa, attive presso tutte le sedi scolastiche e la “carta dei servizi“ che verrà stesa nella versione definitiva e distribuita alle famiglie. Per favorire la funzionalità delle commissioni mensa verrà istituito il “gruppo tecnico di coordinamento”». Il presidio della qualità del servizio, informa l'amministrazione, «richiede il ricorso a professionisti esterni da assumere ad incarico libero-professionale per la gestione della sicurezza igienico-sanitaria all'interno di tutte le cucine compreso il centro pasti, il controllo qualitativo delle merci, il supporto alla gestione dei contratti di appalto, il raccordo dell'attività delle commissioni mensa, il contributo tecnico delle iniziative di qualificazione del servizio». Inoltre «si vaglierà» con la Cir «la possibilità di ampliamento della gamma di prodotti biologici ed a qualità certificata» e «si cercherà la stretta collaborazione dei dirigenti scolastici per sostenere il buon funzionamento del servizio anche attraverso una diversa articolazione dei turni di pasto e l'assistenza dei collaboratori scolastici al servizio al tavolo». la Libertà, 4 gennaio 2004
|