Il Conto generale del patrimonio (parte II^ del rendiconto generale dello Stato) è il documento contabile che fornisce annualmente la situazione patrimoniale dello Stato quale risulta in chiusura di esercizio per effetto delle variazioni e delle trasformazioni prodotte nei suoi componenti attivi e passivi dalla gestione di bilancio o da qualsiasi altra causa (art.22 della legge 5 agosto 1978, n.468 e successive modificazioni ed integrazioni).
Per effetto delle modifiche intervenute nella struttura del bilancio dello Stato e di quelle derivanti dalle disposizioni degli articoli 13 e 14 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n.279 sulla “Individuazione delle unità previsionali di base del bilancio, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione del rendiconto generale dello Stato”, emanato in attuazione della specifica delega di cui all’art.5 della legge 3 aprile 1997, n.94”, nonché a seguito del decreto interministeriale 18 aprile 2002 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.24 del 30 gennaio 2003) emanato in attuazione dei commi 1 e 2 del suddetto art.14, il Conto generale del patrimonio risponde ad una nuova impostazione sotto il profilo di una sua maggiore significatività in riferimento alla economicità della gestione patrimoniale.
Come indicato dalla circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del 12 marzo 2003, il Conto generale del patrimonio a decorrere dall’esercizio 2002 viene distinto in due parti:
SEZIONE I^ - Dimostrazione dei conti accesi ai componenti attivi e passivi significativi del patrimonio dello Stato –
La Sezione espone distintamente i conti accesi ai componenti attivi e passivi significativi del patrimonio, raccordati con il SEC ’95, come specificato negli allegati 1 e 2 al suddetto decreto interministeriale del 18 aprile 2002.
Da un punto di vista strettamente contabile, la suddetta classificazione, che riguarda tutti gli elementi che caratterizzano la gestione dell’azienda dello Stato, ripartisce la prima parte del documento in :
ATTIVITA’ FINANZIARIE (Attività economiche comprendenti i mezzi di pagamento, gli strumenti finanziari e le attività economiche aventi natura simile agli strumenti finanziari);
ATTIVITA’ NON FINANZIARIE PRODOTTE (Attività economiche ottenute quale prodotto dei processi di produzione);
ATTIVITA’ NON FINANZIARIE NON PRODOTTE (Attività economiche non ottenute tramite processi di produzione);
PASSIVITA’ FINANZIARIE (Mezzi di pagamento o strumenti finanziari e simili).
Le attività e passività suddette vengono ulteriormente specificate in successivi livelli di ordine analitico inferiore.
SEZIONE II^ - Dimostrazione di concordanza tra gli accertamenti di competenza del bilancio ed il conto del patrimonio –
La Sezione riassume i movimenti patrimoniali derivanti dagli accertamenti di competenza del bilancio, alla luce della nuova impostazione del bilancio per unità revisionali di base, e in particolare per le spese secondo le funzioni-obiettivo, ossia le missioni istituzionali perseguite da ciascuna Amministrazione, e determina l’ammontare dell’entrata netta e quello della spesa netta corrispondenti al beneficio o alla perdita apportati dalla gestione di competenza del bilancio al patrimonio.
Seguono poi le suddette sezioni la classificazione delle attività e passività per Ministeri, anch’essa nella nuova classificazione SEC ’95 , con dati di dettaglio al terzo livello di classificazione che prospettano, sia in maniera sintetica che analitica, le variazioni in aumento e in diminuzione delle attività e delle passività.
A ciò si aggiungono le tabelle e relativi allegati di dettaglio nonché appendici concernenti beni mobili, immobili e schede informative sulla gestione di società azionarie partecipate da amministrazioni statali.
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