COMUNICATO STAMPA
LA BATTAGLIA DEI LIBRI DI TESTO NELLE SCUOLE MEDIE
La riforma Moratti è già stata approvata, ma continua nelle scuole elementari e medie la protesta contro alcuni dei cambiamenti in atto sin dal prossimo anno scolastico. Le Indicazioni nazionali per i nuovi piani di studio stravolgono di fatto i programmi precedenti, senza che su questa delicata materia il MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) si sia sentito in dovere di consultare e coinvolgere i diretti interessati, vale a dire i docenti. Scompare dalla scuola media (tanto per citare alcuni esempi) lo studio della storia antica; è stata drasticamente ridimensionata la storia del Novecento; scompaiono i riferimenti alla storia mondiale; viene ridotto in geografia lo spazio riservato all'Italia e alle sue regioni. Per questo motivo, molti Collegi Docenti hanno scelto di NON adottare, per le future classi prime, i testi riformati e di non uniformarsi alle Indicazioni Nazionali. In questa direzione si sono mossi i docenti di Storia e Geografia della Scuola Media "Patrizi" di Recanati che, all'unanimità, hanno deciso di bloccare l'adozione dei nuovi manuali, rinviando di fatto l'applicazione dei "programmi" previsti dalla riforma Moratti. Queste le motivazioni: ? Le Indicazioni Nazionali non possono essere considerate i nuovi programmi, perché sono state introdotte in via transitoria, in attesa di un apposito regolamento governativo, con specifiche procedure di approvazione non ancora attivate. ? Le Indicazioni Nazionali sono state elaborate in modo unilaterale da Commissioni segrete e non pluraliste; non hanno tenuto in nessuna considerazione il parere dei docenti e le migliori esperienze didattiche della scuola pubblica italiana; sono state bocciate da autorevoli organismi quali il Consiglio Nazionale Universitario.
I docenti della Scuola Media "Patrizi" di Recanati intendono proseguire la mobilitazione affinché il ministro Moratti istituisca commissioni pubbliche e pluraliste che elaborino i nuovi programmi nazionali, dopo aver realizzato una vasta consultazione democratica nella scuola e nel paese.
I docenti della Scuola Media "Patrizi" R E C A N A T I
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