Punta tutto sulla potenza Apple, con l'upgrade dei suoi Power Macintosh, basati sulle Cpu a 64 bit prodotte da Ibm e introdotte per la prima volta nel luglio del 2003. I nuovi Macintosh, esternamente identici ai predecessori, vedono tra le novità salienti l'eliminazione del modello base da 1,6 GHz, la conferma per la scelta biprocessore e una ulteriore attenzione all'architettura interna. Il modello base è ora a 1,8 GHz, seguito da un modello a 2 e infine il top della gamma, rappresentato dall'inedita frequenza di 2,5 GHz, che migliora il già avanzato sistema di dispersione del calore aggiungendo alle ventole anche un sistema di raffreddamento liquido. Con i nuovi clock (purtroppo lontani dal promesso traguardo di 3 GHz in un anno) salgono anche le velocità dei bus, arriva il lettore e masterizzatore di Cd e Ddv "Superdrive" a 8x, introdotto a metà aprile sulla linea eMac e ora standard su entrambe le tre configurazioni desktop.
Restano invece immutate le altre caratteristiche tecniche: fino a due hard disk serial ATA da 250 Gb l'uno, Ram DDR, tre slot di espansione PCI-X (tranne che nel modello base, in cui sono PCI), porte Firewire (400 e 800), USB 2.0, Ethernet 10/100/1000Base-T, uscite audio analogiche e ottiche SPDIF e predisposti per lo standard Wireless 802.11g (che Apple offre sotto il nome di Airport Extreme) e Bluetooth.
Fonte: mytech
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