In sintesi La Regione Emilia-Romagna ha presentato ieri a Roma il logo e lo stato di avanzamento dei lavori della nuova rete telematica a banda larga regionale. La rete si chiama Lépida, in omaggio al console Marco Emilio Lepido che realizzò la via Emilia, la strada che attraversa e unisce tutta la regione. Lépida, è la rete pubblica più grande d´Italia con 2568 km di rete in fibra ottica e collegamenti satellitari e in Xdsl. La rete collegherà entro il 2005 tutti gli enti locali e successivamente università, aziende sanitarie e scuole. Lépida metterà a disposizione di cittadini e imprese servizi avanzati in diversi campi: videocomunicazione, teleformazione e telemedecina. Informazioni più dettagliate sul progetto Lepida e sull´impegno della Regione per la diffusione delle nuove tecnologie si trovano nel secondo paragrafo. Il terzo paragrafo presenta, invece, un confronto tra Emilia-Romagna ed Europa per quanto riguarda la diffusione di Internet e delle nuove tecnologie. Infine, negli Approfondimenti, c´è il commento dell´assessore regionale Duccio Campagnoli e una scheda che fa il punto sui lavori per la rete, mentre nei Documenti si propongono il nuovo logo e una presentazione del progetto Lépida.
(13 maggio 2004) - La nuova rete telematica regionale ha un nome. Si chiama Lépida, in omaggio al console Marco Emilio Lepido che realizzò la via Emilia, la strada che attraversa e unisce tutta la regione. Il progetto della nuova rete si è completato in questi giorni con gli ultimi accordi di programma conclusi anche per Province e Comuni dei territori di Ferrara, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, dopo quelli già realizzati per i territori delle Province di Bologna, della Romagna e di Modena. Lépida, è la rete regionale pubblica a fibre ottiche più grande d'Italia tra quelle ad oggi realizzate. Con 2568 km di rete in fibra ottica, più i collegamenti satellitari e in Xdsl collegherà tutti i 341 Comuni, le 9 Province e le 18 Comunità montane dell'Emilia-Romagna. E poi anche le università, le aziende sanitarie e le scuole. Si accenderà quindi ogni mattina sui computer di circa 43 mila dipendenti pubblici sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione in banda larga per realizzare interattività di comunicazione tra la Pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese, mettendo a disposizione servizi avanzati anche nel campo della videocomunicazione, teleformazione e telemedecina. Il nome e il progetto completo della nuova rete è stato presentato a Roma dall'Assessore regionale alle attività produttive e piano telematico Duccio Campagnoli, nell'ambito del Forum Pa in corso alla Fiera di Roma, con la partecipazione del Ministro Lucio Stanca e del Sottosegretario del Ministero delle telecomunicazioni, Giancarlo Innocenzi.
Cosa prevede Lepida Il progetto di rete telematica coinvolge tutti i 341 Comuni, le 9 Province e le 18 Comunità montane dell´Emilia-Romagna. Il progetto prevede 2568 Km di rete in fibra ottica, che scorrono nel territorio pianeggiante dell´Emilia-Romagna, mentre la zona Appenninica è coperta da tecnologie alternative (satellite o Xdsl). Verranno posati 52 mila Km di fibre ottiche di proprietà della Regione e 150 mila Km dalle aziende multiservizi per lo sviluppo del territorio. Verranno collegati in fibra ottica 209 aree comunali che rappresentano l´85% della popolazione regionale, il restante lo sarà in Xdsl o via satellite. Questa infrastruttura, grazie alla trasmissione ad alta velocità di dati e informazioni, renderà possibili nuovi servizi e opportunità per cittadini, imprese e Pubblica amministrazione: dalla telemedicina, al telelavoro, ai servizi catastali, dalla formazione a distanza al commercio elettronico, alla sicurezza nelle città, fino alle applicazioni per videoconferenza, videosorveglianza, business tv. La Regione finanzia il Piano telematico regionale (2002-2005) con 130 milioni di euro. Il progetto leader, di 60 milioni, prevede appunto di portare la banda larga in tutti i 341 Comuni del territorio. Grazie a questo investimento (che sarà di 3 volte superiore grazie ai contributi delle aziende multiservizi che lo realizzeranno ) tra il 2003 e il 2005 l´estensione della fibra ottica in Emilia-Romagna crescerà del 35%, contro una media nazionale che non supera il 10%. L´intenzione della Giunta regionale di diffondere al massimo le nuove tecnologie e la loro applicazione si concretizza anche nel progetto di legge (attualmente al vaglio del Consiglio regionale) "Sviluppo regionale della società dell´informazione", che istituisce la rete telematica regionale e ha come obiettivo principale di garantire a tutti e a tutti i territori uguali opportunità di accesso alla rete. Inoltre stabilisce che le informazioni prodotte o acquisite nell´esercizio di pubbliche finzioni costituisce patrimonio comune per le attività istituzionali e affida un ruolo di spicco ai Comuni, che dovranno predisporre un piano/regolamento per il cablaggio, con l´individuazione delle aree oggetto di intervento pubblico e privato, nel rispetto dei vincoli ambientali ed urbanistici, oltre ad occuparsi della tempistica degli interventi.
Un confronto con l´Europa Come dimostrano numerose ricerche, questo progetto pone la Regione ai primi posti in Europa per quel che riguarda le infrastrutture digitali del territorio e per l´innovazione dei servizi delle pubbliche amministrazioni. I dati di benchmarking, vedono l´Emilia-Romagna ai primi posti per le politiche integrate in materia di Ict (Internet Comunication Tecnology), con le linee guida che già dal ´99, definivano le strategie per la rete. Inoltre l´Emilia-Romagna è ancora una delle poche Regioni che coinvolge tutti gli altri livelli territoriali nel disegno di tali politiche. Un altro punto di forza è costituito dal numero di laureati e dottorati in materie delle nuove tecnologie che escono dalle università della regione. Nel 2001sono stati 2700 i laureati in materie di Ict. Buona è anche la diffusione di Internet fra i cittadini della regione: il 48% dei cittadini con più di 15 anni afferma di navigare in Internet e il 42,8% lo fa almeno una volta al mese. Il "digital divide" in Emilia-Romagna è minore della media europea: rispetto al genere, alla classe di età, all´istruzione e al reddito. Le categorie svantaggiate sono a minore rischio di "esclusione digitale". In linea con la media europea è l´accesso Internet nelle scuole (è presente in tutti gli istituti della regione) e nelle imprese, che lo usano soprattutto come mezzo di comunicazione e solo raramente entra nel processo produttivo. Per quanto riguarda i servizi on line il 74% dei Comuni in regione eroga almeno un servizio interattivo.
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