Gli esperti in terremoti fanno chiarezza.Giambattista Carulli, Dario Slejko, Marcello Riuscetti. Responsabili scientifici Gruppi per la redazione della mappa del rischio sismico. Come sempre e ovunque succede, quando un terremoto provoca danni e vittime, un mare di informazioni, dichiarazioni, interviste, cronache viene riversato sull’opinione pubblica. Tutto ciò, e non potrebbe essere diversamente, costituisce un insieme di fatti, ipotesi, illazioni, “verità scientifiche” e altro che difficilmente si trasformano in informazione utile. Va anche detto che, a nostro parere, la situazione negli ultimi vent’anni è migliorata. Molto giornalisti si sono fatti sul campo un’esperienza notevole, il numero di ciarlatani con udienza sui mezzi di comunicazione è diminuito, alcune amministrazioni (poche, troppo poche, per la verità) hanno iniziato una politica di prevenzione corretta e di lungo termine.
Non ci si biasimi, dunque, se tentiamo di approfittare di questa occasione per chiarire alcuni fatti sui quali in questi giorni si stanno innestando discussioni e polemiche non sempre centrate.
Tentiamo di schematizzare in tre punti:
1) nuove mappe nazionali; 2) comuni a “blanda sismicità”; 3) la mappa di rischio regionale.
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