In virtù di quanto precedentemente detto si capisce come l'organismo tenda a mantenere integra, con lievi oscillazioni, la propria struttura funzionale come risposta agli stimoli (stress) dell'ambiente in cui vive (temperatura, malattie, traumi, attività muscolare, ecc.). Le reazioni sistemiche aspecifiche si manifestano secondo una risposta che si articola sempre nella successione di tre fasi:
FASE DI SHOCK (insufficienza corticosurrenale acuta) nella quale l'organismo subisce passivamente l'azione dell'agente stressante manifestando pallore e sudorazione fredda, debolezza muscolare, tachicardia, ipotensione, ipovolemia, emoconcentrazione, ipoglicemia, ipocloremia, iperpotassiemia, ecc.; FASE DI CONTROSHOCK e DI RESISTENZA (risposta corticosurrenale) nella quale l'organismo mobilita le sue difese tendendo ad aumentare la sua resistenza con la normalizzazione del volume e della pressione del sangue, la caduta dell'ematocrito, l'elevazione della glicemia, l'aumento dell'escrezione dell'azoto, l'aumento dei leucociti, la caduta dei linfociti e degli eosinofili, ecc. In questa fase le reazioni dell'organismo sorpassano il reale bisogno di compensazione FASE DI ESAURIMENTO (esaurimento cortico surrenale) nella quale l'organismo soccombe agli agenti dannosi; essa può comparire più o meno tardivamente in rapporto alle capacità di risposta dell'organismo stesso e all'intensità dello stress. La fase di esaurimento può anche mancare qualora lo stress si esaurisca in tempo utile, come avviene, nell'attività sportiva
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