Tornando agli albori della tecnologia informatica nel 1981 Intel (Integrated Tecnology) introdusse il primo processore a 16 Bit per Personal Computer Ibm Xt: il mitico Intel 8086; Nell' 8086 sono state definite le linee guida e l'ISA (Istruction Set Architecture, vedi articolo di approfondimento) dell'architettura x86 e a distanza di 20 anni, ancora oggi per garantire la compatibilità con il passato, troviamo intatti nei processori moderni elementi architetturali di questo chip capostipite della famiglia x86. La Cpu era costruita integrando nel silicio circa 29.000 transistor. La potenza di calcolo era così bassa che persino le applicazioni Dos in semplice testo a 16 colori erano lentissime ed il refresh (aggiornamento a video) dei fogli di calcolo come il Lotus 1-2-3 era cosi lento che durante un ricalcolo si poteva assistere alla ricostruzione della tabella dall’angolo in alto a sinistra a quello in basso a destra dello schermo. Ne venne prodotta anche una versione con bus esterno ad 8 bit detta 8088 la quale, avendo costi inferiori, fu poi quella maggiormente commercializzata.
Il benchmark usato allora per la misura delle prestazioni era il “Norton System Information” che per la Cpu 8086 a 4.8 Mhz segnava un indice pari a “1” e saliva a 2 per l’8086 a 10 Mhz. Questo processore poteva indirizzare al massimo 1 Megabyte di Ram di cui realmente solo 640 Kbyte erano disponibili per il sistema operativo Dos.
Fonte: Lithium
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