+++ Processori x86 di terza generazione
Elettronica ed evoluzione dei Processori x86
Il primo 80386 Dx fu realizzato nell’Ottobre 1985 integrando 275.000 transistor, partito dai 16 Mhz arrivò fino a 40 Mhz con un indice di prestazioni Norton Si da 22 a 43. Con il suo bus interno a 32 Bit poteva indirizzare una maggiore quantità di da
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Il primo 80386 Dx fu realizzato nell’Ottobre 1985 integrando 275.000 transistor, partito dai 16 Mhz arrivò fino a 40 Mhz con un indice di prestazioni Norton Si da 22 a 43. Con il suo bus interno a 32 Bit poteva indirizzare una maggiore quantità di dati e gestire una quantità di memoria Ram fino a 4 Gigabyte (2^32=4.294.967.296 byte) contro il massimo limite di 16 megabyte dei precedenti processori Intel a 16 Bit. Inoltre con l’introduzione di questo processore è sparito il problema della segmentazione della memoria a blocchi da 64 Kbyte tipica del 286. La sigla Dx sta per Double word eXternal ed indica la capacità del processore di gestire due word (parole) di 16+16=32 Bit. External sta a significare che il processore comunica verso l’esterno, ossia verso il bus di memoria della scheda madre, sempre a 32 Bit. Intel produsse in seguito anche una versione a basso costo 80386 Sx (Single word eXternal) con bus interno a 32 bit ed esterno a 16 bit.
La potenza di calcolo del 386 era divenuta sufficiente a gestire un vero sistema operativo grafico di tipo Gui (Graphical User Interface) e ciò ha permesso la definitiva affermazione di Windows 3.0 e poi 3.1. In realtà queste versioni di Windows continuavano ad usare la modalità di indirizzamento della memoria segmentata a 16 Bit e bisognerà attendere Windows 95 per vedere in opera i primi software a 32 Bit. Questo processore segna anche l’entrata in campo della concorrenza di Intel: Amd (Advanced Micro Devices) aveva appena prodotto il suo primo "clone" 386 a 40 Mhz e da qui cominciò la battaglia a suon di denunce e carte bollate tra le due grandi aziende costruttrici di processori.
Fonte:Lithium
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